“Too Big to Fail” – recensione del film

“Too Big to Fail” – recensione del film

Il film “Too Big to Fail” del 2011 e diretto da Curtis Hanson è basato sul best seller “Il crollo – Too Big to Fail” di Andrew Ross Sorkin. Racconta la crisi finanziaria del 2008 (nulla di nuovo), che ha avuto origine negli Stati Uniti con ripercussioni economiche in tutto il mondo.

Il film

Rispetto ad altri film sull’argomento, “Too Big to Fail” racconta la crisi finanziaria da un punto di vista diverso. Questo è più improntato sulla parte politica e dei funzionari incaricati alla risoluzione della crisi.

Grazie a questo nuovo punto di vista, possiamo analizzare anche le vicende politiche legate alla crisi finanziaria del 2008 e non solo economiche.

Tra gli attori del cast troviamo: Paul Giamatti (protagonista di Billions, serie legata alla finanza), William Hurt (premio Oscar nel 1986), Tony Shalhoub (famoso per la serie Detective Monk).

La trama

La storia di Too Big to Fail si svolge nell’arco di alcuni mesi, a cavallo della crisi dei mutui Subprime che nel 2008 portò al fallimento della Lehman Brothers e ad una crisi economica mondiale. Esso segue le vicende di alcuni personaggi chiave realmente esistiti tra cui:

  • Henry Paulson, Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, che è alla ricerca di un modo per evitare la crisi economica.
  • Ben Bernanke, Presidente della Federal Reserve, che deve utilizzare gli strumenti a sua disposizione per stabilizzare il sistema finanziario.
  • Timothy Geithner, presidente della Federal Reserve Bank di New York.

Da una parte troviamo il governo degli Stati Uniti impegnato nel trovare una soluzione che sia il meno disastrosa possibile. Dall’altra vi sono le banche che hanno come unico interesse quello di tutelare i loro interessi economici.

Alla fine, l’intervento del governo, sia economico che politico, si renderà necessario a “salvare” queste società finanziarie. È interessante come secondo il film, Henry Paulson e le altre cariche istituzionali si siano schierati in prima linea durante le trattative con le varie banche nel tentativo di risolvere la situazione.

Conclusioni

Questo film ha carattere, ma stona un po’ se pensiamo ai capolavori di Charles Ferguson e di Adam McKay.

Nel documentario “Inside Job”, o in “Capitalism: A Love Story”, si vede chiaramente come esista una complicità tra Istituzioni Politiche e Bancarie, attraverso la deregolamentazione del sistema finanziario voluto dalle banche e approvato dal governo.

Infatti, non sono d’accordo sulla posizione che in questo film ha la parte politica, che passa quasi come una vittima e non come una responsabile alla pari di Banche e Istituti Finanziari.

Pubblicato da Fabio Papa

Risk Manager e creatore del blog. Mi occupo di consulenza assicurativa e finanziaria con l'obiettivo di aiutare le famiglie e i professionisti a pianificare la loro stabilità economica, attraverso un'adeguata gestione dei rischi e la tutela del loro patrimonio. Intermediario assicurativo iscritto in Sez. E del RUI IVASS con il nr. E000657977. Maggiori info su www.fabiopapa.it.